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"Cavallino"

bronzo a cera persa

   

......Nelle sue opere un'energia centrifuga plasma la materia e la proietta nello spazio a volte come un'invettiva o una rivendicazione, altre volte, come una preghiera o un messaggio di bellezza, comunque, come un grido d'amore; statica e dinamica sono sempre in lotta tra loro e sembrano contraddette dalla tensione spasmodica delle linee che disegnano un arcobaleno comunicativo tra terra e cielo, tra umano e divino. Questo è quello che ci dicono le sue sculture. Ed è molto, ma se mi chiedo, e non posso non farlo concludendo, qual'é la molla che spinge e sostiene Marcangeli nel suo lavoro e che rende la sua avventura artistica così ricca, convinta e convincente, mi vengono in mente le parole di Fernando Pessoa... "Ci saranno squarci nello spazio che danno su un'altra parte". Ecco, io credo che Francesco Marcangeli cerchi con le sue sculture quegli squarci per scoprire "un'altra parte" dove darci appuntamento.............

Italo Evangelisti

 

 
 

 

   

 

 
 

....La drammaticità esibita o trattenuta nell'intimo nonché la tensione sono un percorso obbligato nella narrazione dell'artista abruzzese, che però riesce a mutare il dramma in mestizia, in dolente attesa o in malinconico abbandono allorché affronta il nudo muliebre, La donna offre la grazia e la dolcezza alla nostra contemplazione. Questa è una classicità consapevole del nostro tempo che si sofferma a guardare Degas, che si trattiene ancora una volta sulla soglia del verismo e si compiace dell'abilità tecnica e narrativa di un Francesco Messina..........

Luciano Caprile

   

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"Abbandono"

bronzo a cera persa

 
           
 

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"Paternità"

bronzo a cera persa

   

......Le sue opere posseggono il dono e la capacità di emozionare, di trasmettere qualcosa di vero, di autentico, ed in un mondo come il nostro dove il bombardamento di imbecillità e sciocchezze gratuite è continuo, non è certamente poco. Le sue opere, per metà bronzo, la figura, e per metà minerale, sembrano chiedere disperatamente ed allo stesso tempo affermare prepotentemente qualcosa. Qualcosa che nella parte più celata dell'artista probabilmente ribolle in modo prorompente, anche se apparentemente sopito, II messaggio, che vigorosamente arriva a chi guarda, è inquietante, la vibrazione arriva all'osservatore che inevitabilmente giunge a "scrutare" l'opera con crescente tensione violenta, frutto di uno stato d'animo, quello dell'artista, tormentato, ma sempre talmente lucido da colpire con le proprie opere le nostre corde più sornione ed arrugginite, quelle stesse corde che non riescono mai a vibrare d'innanzi ad opere mediocri se non, diciamolo pure, pessime.........

Fabrizio Vaccari